Il Peso del Velo

Cosa rappresenta davvero un velo? Può essere leggerezza, può essere purezza. Ma può anche diventare simbolo di un peso invisibile, quello delle aspettative, delle convenzioni, delle imposizioni sociali.

In questo progetto fotografico ho voluto esplorare il ruolo della donna in una realtà dove il matrimonio non è una scelta d’amore, ma un dovere. Un passo obbligato, una tappa prevista dal copione della società.

La protagonista di queste immagini indossa solo un velo. Nuda, vulnerabile, ma anche profondamente libera nella sua esposizione. Il suo corpo, privo di ornamenti, racconta verità senza filtri. Il velo – unico elemento presente – si carica di significato: non è più un accessorio da cerimonia, ma un simbolo di costrizione.

Abbiamo scattato in una chiesa abbandonata. Un luogo che un tempo univa, ma che oggi si mostra spoglio, decadente, quasi dimenticato. Uno scenario perfetto per raccontare la solitudine di chi si ritrova a recitare un ruolo che non ha scelto.

Tra archi rovinati e muri silenziosi, ogni posa diventa una dichiarazione. C'è chi si piega, chi si ribella, chi si libera.

Ogni gesto è una voce che rompe il silenzio.

"Il Peso del Velo" non è solo un progetto estetico. È un messaggio, una riflessione, una presa di posizione. È un invito a guardare oltre la superficie e chiedersi: quante donne oggi stanno ancora indossando un velo che non hanno scelto?

Questo progetto nasce anche da una riflessione personale.

Come donna, come fotografa, come essere umano, mi sono spesso interrogata su quanto di ciò che facciamo sia frutto di una scelta autentica e quanto invece sia guidato da ciò che la società si aspetta da noi.

Con questa serie ho voluto dare voce a un disagio che spesso resta invisibile, silenzioso, ma profondamente presente.

E tu, cosa pensi del matrimonio come istituzione? Ti sei mai sentita/o spinta/o a seguire un percorso solo perché socialmente “giusto”?

Mi piacerebbe leggere la tua opinione nei commenti, oppure puoi scrivermi in privato se vuoi condividere la tua storia.

Credo profondamente nel potere delle immagini, ma anche nel valore del dialogo.